Una donna senza età mi fa entrare nel suo cortile. E’ un po’ sospettosa ma curiosa. Alla mia spontaneità reagisce offrendomi un caffè. Mi accoglie e io mi allargo: le faccio anche un ritratto. E’ un posto bellissimo, primitivo, essenziale. Io non andrei più via: i colori, gli odori mi inebriano. Dopo un po’ vedo altre due persone, anziane anche loro: mi mostrano i cestini di paglia che producono e vendono. Mi dicono che non sono mai uscite da Anacapri.