Seduta al bar della Piazza lo vedo bene: il castello, antica dimora degli Orsini. Intorno, le povere case dei vassalli gli fanno da piedistallo. I colori pastello e la luce diffusa, m’invitano a tornare al mio amore principale: l’acquerello.
Inizio. Si vede appena la torre con l’orologio. Cerco di disegnarla meglio di come si presenta realmente. Mi sposto un po’ di qua e poi parecchio di là, rispetto all’asse centrale e così riesco a disegnarla in pieno. Beati i pittori che possono cambiare lo stato delle cose, eliminare pali della luce, dischi stradali dei divieti di sosta, macchine che precludono la vista. La creatività, unita a una sensazione di onnipotenza, è stata largamente usata in tutti i tempi: Per questo, alcune antiche vedute che potrebbero costituire documenti storici, non sempre sono attendibili e vengono chiamati “capricci”.