ORAZIO mi suggerisce le sfumature dei colori e mi sussurra. “Carpe diem”.
L’oro dell’acqua illuminata dal sole del tramonto, le pozze stagnanti in mezzo all’erba verde sono lì a suonare il carme della generosa bellezza della natura.
Così mi appare la Fonte, solitaria, abbandonata dall’uomo. Mi fermo due ore, finché la luce non cambia completamente.