Dalla terrazza
Una piccola terrazza che guarda il castello. Il proprietario mi ha chiesto di venire a dipingere e dopo un po’ mi porta dei fiori e una marmellata. Io sistemo sul tavolo di vimini i miei arnesi e comincio a disegnare incantata. Tornerò più volte a dipingere in questo piccolo paradiso.
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Ritorno a casa
La voglia di correre a casa dopo il lavoro, di abbracciare la propria donna. Un fremito che contagia la natura circostante e la stradina sembra quasi aprirsi per agevolare il rientro e l’amore. L’acquerello è il mezzo più veloce per rendere l’atmosfera in poche pennellate e catturare i pochi attimi che dura l’attraversamento dell’ignaro lavoratore.
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Fonte bandusia
ORAZIO mi suggerisce le sfumature dei colori e mi sussurra. “Carpe diem”. L’oro dell’acqua illuminata dal sole del tramonto, le pozze stagnanti in mezzo all’erba verde sono lì a suonare il carme della generosa bellezza della natura. Così mi appare la Fonte, solitaria, abbandonata dall’uomo. Mi fermo due ore, finché la luce non cambia completamente.
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